Con il cambiare delle stagioni cambiano anche i fruitori del solarium di via della Torre a Brienno
Architettura e immaginazione: Edoardo Tresoldi →
Ho un motivo personale per cui mi attraggono le opere di Edoardo Tresoldi e ve ne parlo nel mio articolo per Contract Book
[articolo alla pagina 52-53 di issuu e seguenti]
Intervista a Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino →
È online, sul nuovo numero di Contract Book, la mia intervista a Tiziano Vudafieri e Claudio Saverino, fondatori dello studio Vudafieri - Saverino Partners.
[intervista alla pagina 170-171 di issuu e seguenti]
Terminati i lavori della giuria per il nuovo lungolago di Lecco →
È stato un piacere partecipare insieme ad Andreas Kipar, Virginia Tentori, Arturo Montanelli e Davide Cereda alla giuria per il concorso “Waterfront - Nuovi riflessi”.
Potete trovare informazioni sul progetto vincitore a questo link
"cold & cool" le innovative basi in Antartide →
Sul terzo numero di Contract Book vi parlo delle basi costruite in Antartide nell’ultimo decennio, le “architetture più cool sulla Terra” secondo il New York Times.
[articolo alla pagina 40-41 di issuu e seguenti]
Storie minime a Spazioporpora
Oggi Spazioporpora inaugura Storie minime, personale del fotografo Gianluigi Serravalli. Scatti di delicata ironia, non mancate!
Per info www.spazioporpora.it
Lorenzo Noè, "Vudafieri Saverino Partners", Contract Book, n. 4, Settembre 2020
Lorenzo Noè, "Gioco di volumi", Contract Book, n. 4, Settembre 2020
Lorenzo Noè, "Edoardo Tresoldi", Contract Book, n. 4, Settembre 2020
Lorenzo Noè, "Atelier Audemars Piguet", Contract Book, n. 4, Settembre 2020
Due nuovi solarium a Brienno
Due nuovi solarium a Brienno
Ulteriori informazioniMonestiroli Teresa, "Valet, un bosco orizzontale tra le strade del centro di Milano", Repubblica, 27 Luglio 2020 →
Oggi su Repubblica un articolo su “Valet”, il progetto di paesaggio urbano a cui stiamo lavorando con Vudafieri Saverino Partners, Stefano Rigoni e lo studio ricerche di Italcementi.
6/6 Vivere sospesi - le case del lockdown: Sospensione
Tutti noi vogliamo questo: un tratto di cielo, possibilità senza barriere e anche protezione, rifugio e amore duraturo. Il dramma di ognuna delle nostre vite si dipana magneticamente tra questi due poli. Ancorati alla terra, sogniamo di possedere le ali, e siamo allo stesso tempo una casa e una finestra dai vetri spalancati
Sarah Robinson, Nesting. Fare il nido, 2011
Questa continua compresenza di apertura al mondo e protezione avviene per ogni strato di ciò che ci circonda, a partire dalla nostra pelle. Così è in Sospensione il progetto di Giulia Micci per una casa in riva al mare. Ampie vetrate connettono l’interno con l’acqua, la terra e il cielo. Ma nel cuore della casa un nido sospeso permette di isolarsi dal mondo. O anche no, perché il nido è connesso….
5/6 Vivere sospesi - le case del lockdown: Caleidoscopio
Se si potesse modificare a proprio piacimento la forma degli edifici, che cosa si otterrebbe? È una domanda che i progettisti si pongono e si sono sempre posti. Dynamic Architecture Group di David Fisher ha progettato “Dynamic Tower”, un grattacielo di ottanta piani a Dubai, dove i piani possono essere orientati a piacere e l’energia per il movimento è fornita da turbine eoliche e pannelli solari. Ma anche nel passato i casi non mancano. Villa Girasole, costruita negli anni trenta dall’ingegner Angelo Invernizzi e dall’arch. Ettore Fagiuoli a Marcellise vicino a Verona ruotava su se stessa per seguire il movimento del sole.
In Caleidoscopio Maria Giovanna Iacobelli fa ruotare la pelle dell’edificio, per ottenere effetti di luce e colore. Il progetto usa come matrice il pentagono, figura i cui rapporti dimensionali sono speciali…
4/6 Vivere sospesi - le case del lockdown: The stairway to the chaise-longue
There’s a lady who’s sure
All that glitters is gold
And she’s buying a stairway to Heaven
L’oro non c’è, e la scala, forse, non porta in paradiso, ma è sempre protagonista dell’architettura, come ci racconta il progetto di Chiara Crescenti.
“La scala - dice Giò Ponti - è una voragine. Nella casa è un elemento astratto, non casalingo, geometria misurata dal compasso del passo, dalle nostre gambe. Le scale, poneteci mente, sono stanze alte sei, dieci piani, che percorriamo verticalmente…L’Architetto che non concepisce una scala come cosa fantastica non è un Artista: non è un regista dell’Architettura”.
3/6 Vivere sospesi - le case del lockdown: Graphite
Perché i progettisti disegnano? Non per ritrarre la realtà, ma per ricordare agli altri cosa hanno pensato e cosa vogliono. Potrà sorprendervi ma il disegno d’architettura è un’invenzione relativamente recente, dell’inizio del XVI secolo. Solo grazie al disegno si poté affermare la figura dell’architetto in senso moderno, che fissa i suoi progetti e trasmette le istruzioni al cantiere. Ma il disegno al tratto ha mantenuto fino a poco tempo fa quel margine di ambiguità che ha permesso di immaginare ciò che non c’era e che gli strumenti di rappresentazione odierna hanno perso.
Perciò in Graphite Marta Montanari…
2/6 Vivere sospesi - le case del lockdown: Frihetshus
Si può vivere felici in uno spazio ridotto? Una casa piccola, se ben organizzata è sufficiente. Si può riposare, mangiare, leggere, incontrare gli amici. La casa però non ci contiene da soli, ma con tutto ciò che ci accompagna nella vita e ci aiuta a costruire la nostra identità. Tempo fa ho contato gli oggetti di casa mia – alcuni raggruppati – ed erano 5.749. Che fare? Se casa non fossero solo le mie stanze, ma anche uno spazio intermedio fra queste e il mondo, si potrebbe condividere con gli altri. Cosa? La cassetta degli attrezzi, la lavatrice, la sala prove, la biblioteca, la sauna, l’orto…
In Frihetshus Ilaria Chiofalo e il suo committente hanno le idee chiare: toglietemi tutto ma non i miei libri più cari. Come dar loro torto?
1/6 Vivere sospesi - le case del lockdown: CyberHouse
Da una decina di anni tengo in ISAD un corso di Abitare minimo e chiedo agli studenti di progettare una piccola architettura per un committente a loro scelta. Può essere situata in qualsiasi luogo, fatta con qualsiasi materiale, ma non deve superare i 45 metri quadrati e deve soddisfare necessità, desideri e sogni del committente.
Quest’anno dopo due lezioni l’attività è proseguita online a causa del lockdown. E’ stata un’esperienza molto coinvolgente, fatta di confronti brevi ma frequenti con le autrici, che hanno elaborato i progetti più interessanti del decennio, un caso di didattica a distanza che ha funzionato.
Può essere che l’isolamento forzato abbia permesso a tutti di concentrarsi con maggiore intensità.
Il tema della sospensione emerge in modi diversi in tutti i progetti, e ciò non mi sorprende.
Ringrazio Ilaria Chiofalo, Giorgia Cobianchi, Chiara Crescenti, Maria Giovanna Iacobelli, Giulia Micci e Marta Montanari per avermi permesso di pubblicare il video finale del loro progetto.
In questo primo progetto Giorgia Cobianchi ci spiega cosa intende per nuovo lusso.
Tito3 per Piazze Aperte - Fuorisalone TV →
È online su Fuorisalone TV la mini serie di Bottom Up! Il festival di architettura di Torino.
16 video racconti proposti per diffondere la conoscenza dell’architettura contemporanea e favorire pratiche di trasformazione urbana dal basso, attraverso processi di crowdfunding e dibattiti pubblici.
Tra le proposte presentate trovate anche Tito3 per Piazze Aperte, Milano, il progetto per piazza Imperatore Tito a Milano che abbiamo fatto con la Loggia di Calvairate.
Gli architetti come capitale sociale? Riflessioni dagli Stati Generali degli Architetti Milanesi 2020 →
Il Salone del Mobile Milano ha annullato l’edizione 2020 a causa dell’emergenza Covid-19, ma il Fuorisalone prosegue la sua attività in versione digitale.
La Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano aderisce a questa edizione speciale del Fuorisalone con la proiezione di quattro serate di architettura e un talk che racconterà l’esperienza degli Stati Generali degli Architetti milanesi.
Il 19 giugno, dalle 11.00 alle 12.00, su Fuorisalone TV ne discuterò live con Marialisa Santi e Margherita Brianza.